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Facce da Nepal

A ottobre partirò per un altro viaggio in Nepal. Il terzo, per la precisione.

Che abbia un’ossessione per quel paese è ormai noto anche ai sassi. Che cosa trovi in quel posto pieno di polvere, cani randagi e condizioni igieniche precarie è un mistero ai più. 

Mi consola che, in questo amore viscerale, non sono solo. Il Nepal ha la capacità di stregare, di lasciare un senso di meraviglia intossicante, del quale non si riesce più fare a meno.

Arianna, la mia compagna, è una che difficilmente torna due volte nello stesso posto. Quando le dico torniamo ancora una volta mi risponde con un’occhiataccia e risponde abbiamo così tanto mondo da vedere ancora, adesso basta.

Però stasera le preparo Dal Bhat, il tipico riso e lenticchie onnipresente nella dieta nepalese,e so che non vede l’ora. Perché fa finta di niente, ma la sento sospirare quando guarda le foto dei nostri due mesi di volontariato a Kathmandu. La sento, quando dice a mezza voce mi manca il Nepal.

Il Nepal è molte cose. Oggi vi mostro alcune facce. Incredibili, rugose, innocenti, a volte bellissime. Per questo tornerò a breve, fra pochissimi mesi. Per la terza e non certo ultima volta.

Se volete leggere un articolo sul mio primo viaggio in Nepal vi consiglio di visitare I viaggi dei Rospi, dell’amica Alessandra Granata, per cui ho scritto un resoconto di quella prima, incredibile esperienza. 

Buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate.

 

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    1. Oh, anche Arianna, non preoccuparti. Questo giro non può venire per motivi di lavoro, ma ti assicuro che anche lei sente la mancanza del Planet e del Nepal 🙂

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